Lanificio Digitale, Napoli un hub per sviluppare il concetto di “Happy Building” e per far crescere il territorio e far incontrare arte e innovazione
Il complesso archeo-industriale dell’ex lanificio borbonico, negli spazi che insistono sul chiostro di Santa Caterina a Formiello, nel centro storico di Napoli, è pronto a ospitare un Open Innovation Hub, ideato per promuovere l’innovazione e sostenere i giovani talenti.
Si chiama Lanificio Digitale, uno spazio di coworking di circa 900 mq, che supporterà attività di coaching e team building e proporrà incontri e confronti tra professionisti e talenti digitali, incrociando opportunità digitali e relazioni offline.
La presentazione e l’inaugurazione del progetto assumerà la forma di un evento culturale che offrirà un’esperienza immersiva unica, in cui il pubblico sarà coinvolto attivamente nella creazione e nell’interpretazione dell’arte digitale: si chiama “New Fluxus”, tre giorni (dal 10 al 12 maggio) dedicati all’arte generativa, a performance, spettacoli audio-visivi, Talk e workshop dedicati a tematiche della rivoluzione digitale nel mondo dell’arte.
Ne abbiamo parlato con Davide Bussetti, Ceo e Co-founder del Lanificio Digitale.
Cos’è il Lanificio Digitale e come sta sviluppando l’incontro tra creatività e innovazione tecnologica?
«Come ingegnere nel campo delle telecomunicazioni e imprenditore da oltre vent’anni, mi sono sempre occupato di innovazione dal punto di vista del suo vantaggio competitivo.
Insieme al mio socio Giordano Iovine ho maturato una lunga esperienza come partner di Google Cloud, dando vita nel 2013 con la società power2Cloud a una solida partnership con Google Cloud in Italia, alla quale sono seguite molte altre, per supportare centinaia di aziende ed enti pubblici nella transizione al mondo digitale.
Il progetto nasce dal modello give back, per cui chi ha acquisito esperienze imprenditoriali ha il dovere di restituire il proprio background alla sua comunità. Abbiamo quindi investito sul territorio, per creare un hub di innovazione e coinvolgere la nostra città in un processo di rigenerazione urbana che abbia al centro l’innovazione.
Abbiamo acquisito uno spazio all’interno dell’ex lanificio borbonico, che si trova dentro le antiche mura della città e che è già interessato da un progetto di riqualificazione.
Con l’evento “New Fluxus”, andremo a presentare alla città, al territorio e ai media la nostra iniziativa, volta a valorizzare talenti e a crearne di nuovi nel settore digitale e a supportare le aziende nei processi di innovazione».

In cosa consistono i vostri programmi di innovazione sostenibili rivolte alle aziende e condotti attraverso uno specifico metodo, detto PLAN?
«Il nostro modello di business è l’acronimo di Platform, Location, Academy, Network. Si tratta di un modello fondato su una innovazione sostenibile, che tiene conto della velocità di cambiamento delle tecnologie e della fluidità del mercato del lavoro. È necessario creare nuovi paradigmi per consentire alle aziende di puntare sull’innovazione.
Platform è la piattaforma che abbiamo conferito al Lanificio Digitale e in base alla quale abbiamo creato negli anni i nostri sviluppi applicativi.
Adesso la mettiamo a disposizione per sostenere tutte le iniziative in ambito digitale in risposta alla sempre crescente complessità dei sistemi progettati secondo i criteri delle architetture Cloud Native.
Il concetto di Location è legato all’ambiente di lavoro, in un contesto in cui i giovani scelgono di lavorare da remoto anziché in ufficio.
Ciò sta creando alienazione sociale e difficoltà nel fare on boarding di risorse giovani non in presenza. Gli stimoli cognitivi si configurano come un intervento strategico nel mondo del lavoro e del business, in quanto orientato al benessere dell’uomo (sempre al centro del nostro progetto) in modo da invogliarlo al coinvolgimento in compiti finalizzati alle proprie competenze: più si sta bene più si produce, così nasce il nostro concetto di “Happy Building” alla base del progetto di riqualificazione del Lanificio, uno spazio di quasi mille metri quadrati nel centro storico di Napoli.
Le continue stimolazioni e contaminazioni, dettate dalla interdisciplinarità delle funzioni che vi partecipano, portano le persone ad essere migliori e a crescere emotivamente, incentivandole a lavorare fuori casa.
Per noi è fondamentale che quello che si produce sia legato ai bisogni reali delle persone, delle collettività e delle realtà aziendali. Questo si può fare se si percepisce la presenza di valori legati alla bellezza, che vanno al di là della mera tecnica.
Academy sta per tutte quelle risorse formative a beneficio dei giovani, per valorizzarli e cercare di mantenerli sul territorio. L’obiettivo è raccogliere le necessità di business e di innovazione da parte del mondo corporate e del mondo produttivo del nostro territorio e lanciare delle sfide per coinvolgere giovani con poca esperienza professionale in programmi di innovazione.
Tali risorse possono poi essere assorbite dalle stesse aziende che ci hanno richiesto questo tipo di supporto, oppure possiamo essere noi, tramite appositi vouchers, a dare loro l’opportunità di sviluppare delle iniziative.
Network sta per la nostra volontà di dialogare con il mondo della cultura e delle università: mettendo a disposizione la nostra esperienza ventennale nello sviluppo di soluzione enterprise, vogliamo fare in modo che i programmi di innovazione possano accelerare la loro crescita e svilupparsi».
Un vero e proprio incubatore di idee, per sviluppare innovazione e creare start up.
«Esatto. Noi portiamo avanti due programmi di innovazione: tramite il programma Innovation Bundle raccogliamo la necessità di innovazione di un’azienda, la portiamo dentro il Lanificio Digitale e la facciamo sviluppare da un team dedicato, costituito da figure junior e senior; tramite il programma Startup-bundle rispondiamo invece non ad una singola azienda ma a un gruppo di stakeholders che validano un’idea di business.
In questo caso, possiamo valutare di creare una vera e propria start up, che ha come founder il Lanificio Digitale, il team di sviluppo coinvolto nel programma d’innovazione ed i partner che hanno commissionato l’attività (modello startup studio). Il processo di incubazione e accelerazione potrà poi avvenire anche al di fuori del Lanificio in hub specializzati».
Il Lanificio Digitale può rappresentare un’opportunità di sviluppo per Napoli e per il Mezzogiorno. In che modo?
«Noi viviamo in un territorio in grande fermento, dove le accademie e le università fanno un ottimo lavoro. Nonostante questo, i giovani hanno la tendenza ad abbandonare la nostra regione, lasciando al palo l’innovazione sociale.
Noi vogliamo creare un corto circuito, in base al quale i giovani talenti devono essere incentivati a crescere professionalmente ed emotivamente, anche a beneficio del tessuto produttivo locale: in questo modo la crescita non sarà solo individuale ma collettiva.
Auspichiamo infine che il modello PLAN possa essere esportato anche in altri ambiti territoriali».
Come si svolge l’evento “New Fluxus”?
«Si tratta dell’evento inaugurale del Lanificio Digitale, in occasione del quale sarà presentato tutto il progetto di riqualificazione.
Sarà un momento dedicato al dialogo tra arte e innovazione, che nel nome richiama il movimento artistico Fluxus in vigore tra gli anni ’50 e gli anni ’70 e nato in contrapposizione ai canoni estetici ufficiali delle accademie d’arte.
Oggi gli artisti digitali hanno un linguaggio che può ricalcare quella stagione e attraverso il loro lavoro vogliamo esemplificare il nostro obiettivo: coniugare l’innovazione con l’arte e la cultura.
Tecnologie nell’ambito del Web3 come l’intelligenza artificiale e la blockchain vengono messe al servizio della creatività e valori sociali e politici vengono diffusi attraverso l’arte.
L’evento “New Fluxus” creato dal nostro direttore artistico e filosofa dell’arte Simona Zamparelli, ospiterà il collettivo NFT Community Conference che si concentra sull’arte generativa, performativa, NFT e intelligenza artificiale, esplorando le intersezioni tra queste forme d’arte e le nuove tecnologie.
“New Fluxus” promuove un dialogo innovativo tra artisti, tecnologi e appassionati d’arte, tracciando nuovi percorsi nell’evoluzione dell’arte digitale all’interno di uno spazio concepito come incubatore di nuove forme d’arte e di espressione culturale. È possibile registrarsi al nostro sito newfluxus.com».