Periodico sulle tendenze dell’Economia

Lanificio Digitale, innovazione a Napoli

Lanificio Digitale a Napoli: simbolo della rinascita meridionale all’insegna dell’innovazione tecnologica e della valorizzazione storica

Lanificio Digitale a Napoli rappresenta quella rinascita del Sud d’Italia, permette una valorizzazione della tecnologia, scommette sull’innovazione, garantisce gli investimenti. Non solo.

Lanificio Digitale riqualifica e trasforma un complesso archeo-industriale di indubbio valore storico in un centro di attività e innovazione. Potremmo definire la sua riqualificazione come una valorizzazione del patrimonio storico, sostenendo al contempo la contaminazione culturale nel rispetto della tradizione, senza dimenticare la modernità.

Lanificio Digitale diventa un punto strategico per l’innovazione e la creatività nel mondo digitale, assumendo il ruolo di un autentico catalizzatore e incubatore di idee e talenti. La visione progettuale dei suoi fondatori, Davide Bussetti e Giordano Iovine, consente di mettere a disposizione delle persone un ambiente collaborativo e stimolante, in grado di sviluppare progetti all’avanguardia.

«Il Lanificio Digitale nasce con l’obiettivo – commenta Davide Bussetti – di mettere al servizio dei giovani del territorio la nostra esperienza nel settore dell’innovazione, le nostre relazioni, le nostre competenze. Questo luogo magico (ex lanificio Borbonico e nasce come convento nel Cinquecento) ha una grande energia e si respira una bell’atmosfera; pertanto, si possono creare molte iniziative interessanti.

Il nostro obiettivo principale è quello di creare una struttura poliedrica che abbia innovazione e cultura per avvicinare tanti giovani, puntando a un’innovazione che sia anche sociale. Abbiamo un metodo che si chiama PLAN (Platform, Location, Academy, Network) e secondo noi sono questi quattro pilar che consentono di rendere l’innovazione sostenibile.

Oggi viviamo in un mondo in cui le tecnologie cambiano velocemente, il mercato del lavoro è diventato contingente, fluido, i modelli di business si trasformano rapidamente. Ed è proprio per questo motivo che chi, come noi, ha puntato sull’innovazione oggi accusa una notevole difficoltà.

Pertanto, vogliamo, attraverso questo HUB innovativo, essere vicino alle aziende e supportare i giovani anche in un processo formativo che vada oltre alle classiche skill perché crediamo sia importante la crescita emotiva. Per questo motivo è un HUB innovativo e interdisciplinare che abbraccia tutta una serie di discipline.

Vogliamo interfacciarci con le imprese e prenderemo in carico le loro necessità di innovazione. In un secondo momento lanceremo delle challenges verso la nostra Academy, quindi creando dei team eterogenei composti da giovani e da persone più competenti per portare avanti dei programmi di innovazione che soddisfino queste nuove necessità di innovazione.

I giovani possono in questo modo sia trovare occupazione presso i nostri committenti sia continuare a studiare sull’innovazione e saremo noi a farli diventare co-foundry di iniziative che nascono nel nostro HUB di innovazione. Il modello è pertanto start up studio: incubiamo idee per trovare nuove iniziative».

Espressione artistica in chiave internazionale

La direzione artistica dell’Hub culturale è affidata a Simona Zamparelli, filosofa dell’arte che intende promuovere l’innovazione e la cultura nel Mezzogiorno. «Nell’HUB la cultura e l’innovazione si uniscono e mediante il Lanificio Digitale – commenta – vogliamo comunicare le diverse espressioni artistiche a livello internazionale superando ogni confine.

E questo è un passaggio significativo per far sentire tutte le energie dai diversi luoghi del mondo, facendoli confluire a Porta Capuana a Napoli. Tutto ciò è importante perché Porta Capuana deve essere rigenerata e ha bisogno di tanta energia: al centro del progetto c’è la vita umana, la persona.

Tutti gli artisti, infatti, anche se usano nuovi linguaggi, possono produrre una relazione. E l’obiettivo di Lanificio Digitale è quello di mettere in relazione le persone in maniera reale: con una relazione che parta dal cuore di Napoli e riesca ad andare fino in fondo.

Napoli è una città internazionale e non è soltanto pizza e mandolino, ma è molto altro. A Napoli è nata la musica, il teatro, i poeti, l’arte, il cinema e non potevamo scegliere posto migliore di Porta Capuana».

Riqualificazione urbana degli spazi

La riqualificazione degli spazi è affidata alla Leaf & Co dell’architetto Corrado Foglia che ha la capacità di unire musica, colori e forme per creare sensazioni, luoghi e ambientazioni emozionanti.

Foglia fonde acustica, luce, spazio e clima per creare un’architettura leggera ed adattabile fondata sempre sul benessere. «Il progetto è caratterizzato da un’innovazione tecnologica – commenta Corrado Foglia – che consente anche quella straordinaria innovazione nell’utilizzare gli spazi all’interno dell’edificio.

Un piccolo esempio è lo smart working e questo determina un cambiamento generazionale sul tipo di lavoro che si svolge, conferendo un ripensamento evolutivo dello spazio del lavoro. Il progetto prevede di far convivere diverse attività all’interno della stessa struttura e questa è un’innovazione davvero incredibile, anche per i collegamenti storici con il territorio.

Pertanto, la rigenerazione urbana è molto evidente perché in 500 anni si è passati da luogo di culto a luogo di laboratori di arte applicata. Lanificio Digitale accoglierà nei suoi spazi diverse attività e quindi l’architettura immaginata è performativa: dare la possibilità a diverse attività di convivere in uno stesso spazio».

Valorizzare l’innovazione

Ivo Allegro, Ceo Iniziativa Cube Srl, professore di Project Cycle Management e accesso a fondi pubblici presso l’Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza, nel suo intervento durante la conferenza di presentazione di Lanificio Digitale, avvenuta sabato 11 maggio, si è voluto soffermare su alcuni aspetti riguardanti sia l’economia sia il sociale della città, ponendo l’accento sulla valorizzazione dell’innovazione.

«La cultura e l’innovazione sono un volano – commenta Ivo Allegro – per sviluppare nuovi progetti sia economici sia culturali che possano promuovere il territorio. È importante soffermarci a riflettere sulla denatalità in Italia poiché il Lanificio Digitale è un HUB che può produrre interesse e sviluppare nuove idee economiche, in grado di rilanciare lo sviluppo territoriale che può agevolare la ripresa delle nascite.

E tutto ciò è una possibilità reale che deve essere perseguita proprio con simili iniziative. Voglio ricordare che la provincia di Napoli è la più popolosa in Italia; quindi, possiamo iniziare a lavorare su una base decisamente interessante. Altre regioni hanno grossi problemi ma noi vogliamo sfruttare questo vantaggio.

A Napoli deve migliorare la qualità dei servizi perché è importante rafforzare ciò che attualmente è una problematica che può cambiare in poco tempo. L’innovazione è importante per attivare percorsi culturali, ma dobbiamo intraprendere la strada dell’innovazione di metodo: coinvolgere i privati. Pertanto, lavori e progetti con partner pubblici.

È fondamentale coinvolgere i privati perché sono una ricchezza che deve integrarsi sul territorio insieme ai soggetti pubblici. È prioritario realizzare diversi progetti e promuovere l’innovazione specialmente di idee affinché favoriscano la nascita di altre idee».

Economia e sociale

Spunti di riflessione e analisi economiche e sociali sulla regione e su Napoli si susseguono nella mattinata di sabato 11 maggio come se fosse un vero e proprio focus sulla situazione attuale italiana, partendo dalla nascita del Lanificio Digitale.

A illustrare gli avanzamenti nel settore dell’innovazione e gli sviluppi economici registrati in questi anni in Campania è la riflessione illustrata da Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, innovazione e startup della Regione Campania.

«Conosco molto bene il progetto di Lanificio Digitale – commenta Valeria Fascione – perché ho seguito attentamente la nascita e continuo a monitorare con cura la sua affermazione perché credo in questa iniziativa. Le regole approvate dal 2016 per lo sviluppo del territorio sono state pensate per ampliare il progetto a beneficio dei giovani.

Crediamo fortemente nella nuova generazione e vogliamo lanciare progetti dedicati a loro. Voglio sottolineare che in questo momento storico il nostro compito è quello di riuscire a trattenere i giovani in Campania, per evitare che abbandonino il territorio.

Le nostre realtà imprenditoriali stanno lavorando in questo senso. I numeri sono dalla nostra parte perché siamo la regione che è cresciuta di più sia sull’export sia sull’innovazione. E questo quadro economico ha permesso di attrarre molti investitori stranieri nella regione».

A sottolineare il luogo storico dove è ospitato Lanificio Digitale è Laura Lieto, vicesindaco di Napoli, che sofferma la sua attenzione anche sul ruolo sociale di Porta Capuana.

«Questo luogo consente di mettere a confronto diverse generazioni culturali. In questo cortile – commenta Laura Lieto – ricordo che c’erano i ragazzi dell’Università che facevano parte, un tempo, del movimento studentesco denominato “La Pantera”. E questo ricordo è solo per raccontare la storia presente in questo edificio.

È come se fosse, tanto per fare un paragone sociale, la storia di Brooklyn a Napoli perché questo spazio ha ospitato artisti e diverse espressioni culturali. Non solo. La sua zona, vicino il centro storico di Napoli, è un territorio dove si concentrano molte persone di diverse nazionalità: è proprio questa la contaminazione culturale dove non manca un’interessante espressione del folklore.

Questo edificio è un po’ decaduto dal punto di vista strutturale, ma si inserisce a pieno titolo in un territorio altamente culturale (c’è la chiesa vicina) che qualifica la costruzione in un contesto davvero originale, storico, culturale».

Il collettivo NFTCC

Lanificio Digitale in collaborazione con il collettivo NFTCC presenta New Fluxus, i nuovi linguaggi dell’Arte Contemporanea. Viviamo nell’era dell’informazione in cui il rapido sviluppo tecnologico ha reso concreti scenari che prima erano impensabili, l’IA esiste e con il Lanificio Digitale possiamo esplorarla e conoscerla attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea toccando tematiche sociali, politiche, psicofisiche.

Ogni artista mette a nudo il proprio essere con altri mezzi quelli dell’innovazione. NFTCC è un collettivo che nasce per connettere artisti visionari e creatori di nuove tendenze nel campo degli audiovisivi, delle nuove tecnologie e dell’Interaction Design con focus ben specifico su Touchdesigner, Stable Diffusion e in generale sulla creazione di esperienze interattive e immersive.

New Fluxus è il primo evento culturale inaugurale del Lanificio Digitale, essenziale per stabilire il ruolo e l’identità del Lanificio come centro culturale e innovativo. Curato da Simona Zamparelli, e Luca Martinelli, direttore creativo di Sewer Nation e fondatore di NFTCC, l’evento promuove un dialogo innovativo tra artisti, tecnologi e appassionati d’arte, tracciando nuovi percorsi nell’evoluzione dell’arte digitale all’interno di uno spazio concepito come incubatore di nuove forme d’arte e di espressione culturale.

NFTCC si concentra sull’arte generativa, performativa, NFT (Token Non Fungibili) e intelligenza artificiale, esplorando le intersezioni tra queste forme d’arte e le nuove tecnologie.

Chi è NFTCC

È un collettivo che nasce per connettere artisti visionari e creatori di nuove tendenze nel campo degli audiovisivi, delle nuove tecnologie e dell’Interaction Design con focus ben specifico su Touchdesigner, Stable Diffusion e in generale sulla creazione di esperienze interattive e immersive.

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di Francesco Fravolini

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