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Napoli è…l’Innovazione

Cultura: Napoli è…Innovazione”. L’evento si terrà giovedì 15 maggio al Villaggio “IN ITALIA”

Giovedì 15 maggio, a partire dalle ore 18:30, il Villaggio “IN Italia” ospiterà l’incontro “Napoli è…Innovazione”, promosso nell’ambito della partnership tra la nave della Marina Militare Vespucci e il Comune di Napoli, capofila del progetto Casa delle Tecnologie Emergenti – Infiniti Mondi.

L’incontro, che si svolgerà presso la Conference Hall del Villaggio “IN Italia” (Villaggio Vespucci – Interno Porto), porrà al centro del talk il tema dell’innovazione tecnologica come strumento per valorizzare la cultura, le tradizioni artigiane e le identità locali. In un dialogo aperto tra istituzioni, ricercatori, imprese e startup, il confronto offrirà esempi concreti di come le tecnologie emergenti possano rendere più accessibile e coinvolgente l’offerta culturale, generando al contempo nuove opportunità per l’occupazione giovanile.

L’appuntamento – in programma dalle 18:30 alle 19:30, nello spazio allestito da Napoli 2500 – si inserisce in piena sinergia con le celebrazioni per i 2500 anni dalla fondazione della città, evidenziando il ruolo della tecnologia come alleata nella valorizzazione dei tesori storici e culturali partenopei.

In occasione dell’evento sarà presentato in anteprima il progetto digitale “Donna Marianna” (’a capa ’e Napule), che racconta un’antica immagine simbolo della città. Si tratta di una grande testa di donna in marmo, ritrovata nel Seicento nella zona di Piazza Mercato, che lo scrittore Carlo Celano, nel suo libro del 1692 Notizie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli, identificava con la leggendaria Sirena Parthenope. Per il popolo napoletano è “Donna Marianna ’a capa ’e Napule”. Oggi è conservata a Palazzo San Giacomo. Il progetto digitale ha la voce narrante dell’artista Patrizia Spinosi.

Il filo conduttore sarà rappresentato dalla CTE Infiniti Mondi come modello di eccellenza e sperimentazione, capace di connettere territori, tradizioni e futuro. Al centro dell’iniziativa anche il ruolo delle startup e l’esperienza dei partner tecnologici, che presenteranno attività già operative sul territorio.

I protagonisti del dibattito saranno:

  • Maria Grazia Falciatore, Capo di Gabinetto del Comune di Napoli, antropologa – Saluti istituzionali e introduzione
  • Alberto Micco e Antonio Silano, ricercatori CeRICT – Presentazione del progetto “Marianna: ’a capa ’e Napule”
  • Angelo Giuliana, Direttore Generale MedITech 4.0 – Illustrazione delle attività di CTE
  • Mariangela Contursi, Direttore Generale SPICI – L’Innovazione, i giovani e le imprese Startup, viste da vicino
  • Nicola Pirozzi – Billd
  • Mattia Ugliano – IamHero
  • Stanislao Grazioso – Herobots
  • Michela Costa – DG Twin
  • Modera Enzo Agliardi, giornalista economico

Evento CTE INFINITI MONDO per Villaggio INItalia Vespucci

Villaggio Vespucci – Interno Porto / 15 maggio h 18:30 – 19:30

La Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE) Infiniti Mondi è un esempio virtuoso di connessione tra le città, al pari della Vespucci, che nelle sue varie tappe riesce a unire e dialogare con i territori. La Casa delle Tecnologie si apre alla città per raccontare ai cittadini l’impegno del Comune sul fronte della cultura: digitale, inclusiva, innovativa ma fortemente legata all’identità e alle tradizioni artigiane di Napoli, attraverso la stretta collaborazione e l’impegno di partner altamente qualificati in ambito tecnologico. Sarà l’occasione per valorizzare i casi d’uso presenti e per avvicinare la città a una nuova modalità di fruizione culturale. Si parlerà di tecnologie, opportunità per i giovani, del legame che passa tra Napoli 2500 e CTE: un filo rosso che testimonia l’impegno della città verso la valorizzazione dei suoi tesori.

La CTE Infiniti Mondi è un modello di innovazione tecnologica capace di valorizzare le tradizioni culturali e artigiane. Un progetto che si fa casa per le idee dei giovani imprenditori e che si propone di essere traino per lo sviluppo del territorio.

ATTIVITÀ DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Nell’ambito delle attività del laboratorio WEB3.0 della Casa delle Tecnologie “Infiniti Mondi” del Comune di Napoli, è stata realizzata l’Attività di scansione e riproduzione della statua “Donna Marianna” (‘a capa ‘e Napule). In particolare, l’attività si inquadra nell’ambito del WP3, Task “T3.2 Ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico” – T3.2.1 Definizione dei requisiti e delle linee guida di R&S nell’ambito dei casi d’uso: turismo, cultura, società e politiche giovanili, conservazione del patrimonio culturale, teatro, artigianato.

L’oggetto dell’attività è la digitalizzazione e riproduzione di un’opera come caso d’uso nell’ambito delle Blockchain. Si tratta di un’attività di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico, con finalità di diffusione scientifica, avente l’obiettivo di validare gli asset tecnologi presenti all’interno della CTE e renderli disponibili alle imprese del territorio. Al termine del progetto, la riproduzione realizzata della statua “Donna Marianna” (‘a capa ‘e Napule) rientrerà nelle disponibilità del Comune di Napoli, soggetto capofila del Progetto CTE Napoli Infiniti Mondi e sarà installata presso il Real Albergo dei Poveri, sede del progetto. La riproduzione sarà trasferita al Comune di Napoli dal partner di progetto CeRICT, responsabile dell’attività, mediante atto di cessione a titolo gratuito.

Fasi tecniche di realizzazione

L’opera, denominata “Donna Marianna ‘a Capa ‘e Napule”, attualmente esposta presso Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, è stata riprodotta tramite stampa 3D, in base alle caratteristiche geometriche della stessa, e integrata con una serie di sensori in grado di rilevare il tocco ed inviare feedback ad un sistema informatico che genererà contenuti in Blockchain. Quando il visitatore tocca l’opera (o alcune sue sezioni rilevanti), i sensori touch capacitivi attivano un contenuto multimediale, come un audio che racconta dettagli e particolari dell’opera. L’obiettivo finale è offrire un’esperienza unica e personalizzata che elimina la barriera tra l’utente e i contenuti, combinando elementi di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) in un’unica piattaforma che consente all’utente di esplorare e creare esperienze realistiche. Il lavoro svolto dal team di ricerca si è incentrato anche su aspetti più comunicativi ed emozionali. Infatti, sono stati condotti studi e approfondimenti relativi alla storia di questo noto busto, da cui sono scaturiti dei testi descrittivi, ma anche fortemente suggestivi.

I testi sono stati condivisi anche con il gruppo del Comune di Napoli coinvolto nel progetto. Inoltre, sono iniziate delle interlocuzioni con la nota attrice napoletana Patrizia Spinosi, che dopo aver visionato i suddetti testi, a titolo volontario ha prestato la sua voce alla Capa ‘e Napoli. La voce narrante di Patrizia Spinosi è stata impiegata per descrivere il busto in maniera interattiva, intervallando richiami storici con dettagli tecnici relativi ai restauri intercorsi. Infatti, nel corso di future esibizioni l’impiego della voce consentirà una maggiore fruizione dell’opera e una più approfondita acquisizione dei contenuti.

Storia e leggenda de “a Capa e Napule” – Donna Marianna

Sono stati condotti studi e approfondimenti relativi alla storia di questo noto busto, da cui sono scaturiti dei testi descrittivi, ma anche fortemente suggestivi. Tali testi sono stati condivisi anche con il gruppo del Comune di Napoli coinvolto nel progetto.

I testi realizzati e impiegati sono:

  • Il Simbolo (TESTA PARTE ALTA)
  • La Storia (BUSTO PARTE BASSA, VICINO BASE)
  • Il Volto (OCCHI)
  • Danneggiamenti e ricostruzione (NASO)

Il Simbolo (TESTA PARTE ALTA)

I simboli di Napoli sono tanti ed eterogenei ma tra tutti spicca una donna: la scultura di Marianna, detta a Capa ‘e Napule. Si tratta di un busto in marmo, il viso di una donna con i capelli legati e lo sguardo che non tradisce un’emozione. È una testa leggendaria testimonianza della nostra storia millenaria, simbolo femminile per eccellenza della città, incarnazione del destino sociale e politico di Napoli. Era come una Madonna a cui rivolgere e affidare le proprie preghiere. Nei secoli Donna Marianna è entrata a pieno titolo tra i feticci dei napoletani. Nata come dea, è sicuramente l’immagine dello spirito antico dei napoletani che attraverso i secoli, tra soprusi e ingiustizie, non ha mai smesso di lottare.

La Storia (BUSTO PARTE BASSA, VICINO BASE)

Fu ritrovato sul finire del XVI secolo nel quartiere dell’Anticaglia e poi collocato su un piedistallo in Piazza Mercato. Carlo Celano, autore di Notizie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli, ed altri studiosi pensarono che raffigurasse Partenope, la sirena fondatrice di Napoli. Per questo si ipotizza che la scultura appartenesse ad un tempio di epoca greca dedicato alla dea e collocato proprio nel quartiere dell’Anticaglia, decumano della città greco-romana.

Il Volto (OCCHI)

Dal periodo greco ad oggi cambia il suo nome, ma è sempre lei, una testa marmorea dalle grandi dimensioni. Il popolo napoletano, come è ormai risaputo, ama ridere e beffarsi di qualsiasi cosa buffa gli capiti a tiro. Quando la statua venne scoperta, dunque, gli abitanti del posto non poterono far a meno di sottolineare il suo aspetto grottesco, ragion per cui presto si diffuse la voce che la testa di donna fosse la giusta rappresentazione della Napoli plebea, in quanto asimmetrica e un po’ sgraziata.

Danneggiamenti e ricostruzione (NASO)

Collocata in Piazza Mercato, “a capa e Napule” Donna Marianna è stata testimone della parte più verace e caotica della città, ma anche protagonista. Proprio durante gli sconti, fu gravemente danneggiata ed il naso dovette essere ricostruito. In realtà alcune fonti raccontano che i danni al naso fossero frequenti. Uno degli ultimi interventi fu eseguito da Alessandro del Miele nel 1879.

Descrizione progetto Casa delle Tecnologie di Napoli

La Casa delle Tecnologie Emergenti Infiniti Mondi – Napoli Innovation City è il nuovo laboratorio nato nel cuore di Napoli dedicato alla ricerca, all’innovazione e alla sperimentazione delle più innovative tecnologie in ambito creativo e culturale. Una casa per le imprese e per gli innovatori della città, che trovano qui spazio per crescere e diventare attori della trasformazione 5.0.

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli è un laboratorio permanente, fucina di idee, progetti, percorsi di formazione destinati a mantenere sempre attivo lo scambio costruttivo tra territorio e tecnologie. Il progetto, sostenuto e promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si propone di dare vita ad ambienti favorevoli allo sviluppo di nuove imprese creative e culturali, favorendo al tempo stesso la formazione e l’occupazione delle generazioni più giovani.

La CTE nasce con gli obiettivi di realizzare un centro di eccellenza nel settore delle industrie culturali e creative, capace di far crescere il tessuto produttivo delle startup e PMI, di attrarre e formare nuovi talenti e realizzare forme stabili di dialogo tra scienza, arte e cultura e la società napoletana, e creare un soggetto gestore che stabilizzi la CTE Napoli e permetta a quest’ultima di trovare sul mercato le risorse per dare continuità alla propria attività.

Fanno parte del partenariato, che vede capofila il Comune di Napoli : Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi L’Orientale, Accademia di Belle Arti di Napoli, Centro di Competenza Meditech, ISPC, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, CNR (ISPC – DHiLab | Digital Heritage Innovation Lab), CeRICT, Centro Regionale Information Communication Technology, Cefriel, Politecnico di Milano, TIM, Spici, Società per l’Innovazione in Cooperazione e Internazionalizzazione, OneMore Pictures.

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